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Accettare un’eredità

Spesso incontriamo dei venditori che non hanno ben chiaro il concetto di accettazione d’eredità. Infatti è cosa comune credere che per accettarla basti effettuare la successione.

Nulla di più sbagliato. Con la successione gli eredi  adempiono a i loro obblighi fiscali. Infatti la successione è un denuncia che viene effettuata da uno degli eredi e con il quale si liquidano le imposte su quanto denunciato e deve essere effettuata entro 12 mesi dalla morte.

Allora come si accetta un eredità?

Lo si può fare in tre modi distinti: attraverso una accettazione espressa, attraverso un’accettazione tacita o con un’accettazione presunta.

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Si ha un'accettazione espressa quando la volontà di diventare erede viene manifestata in modo diretto, in un atto formale. E’ effettuata tramite un atto pubblico o una scrittura privata. La stessa è possibile che venga accettata con beneficio d’inventario  è una modalità di accettazione che consente di tenere distinti il patrimonio del defunto e quello dell'erede. Ciò permetterà all'erede di non pagare i debiti del defunto oltre quanto abbia ricevuto per effetto della successione.

L’accettazione tacita invece è effettuata attraverso comportamenti e azioni che un soggetto compiere solo in qualità di erede, e che esprimono la sua volontà di accettare l'eredità ad esempio la più comune la vendita del bene ereditato.

Abbiamo poi l’accettazione presunta (o accettazione ex lege): è un’accettazione (pura e semplice) prevista dalla legge nel caso in cui il chiamato sia nel possesso dei beni ereditari e non provveda a redigere l’inventario 

Attraverso l’accettazione si provvederà a garantire la continuità delle trascrizioni nel pubblici registri, di fatto il bene attraverso questa procedura risulterà di proprietà degli eredi.

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